Editrice il Quadrifoglio
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Mensile di Attualità-Arte e Spettacolo rigorosamente Livornese
La Festa del Pesce a Caletta è ora ricordata dalla scultura di Quochi
La famosa Festa del Pesce di Caletta che per 48 anni ha rappresentato un evento di grande richiamo per tutto il litorale livornese, con grande affluenza di pubblico proveniente da ogni parte della Toscana, stranieri compresi, è ormai un nostalgico ricordo (l’ultima edizione è stata quella del 2019).
Di Annalisa Gemmi

La famosa Festa del Pesce di Caletta che per 48 anni ha rappresentato un evento di grande richiamo per tutto il litorale livornese, con grande affluenza di pubblico proveniente da ogni parte della Toscana, stranieri compresi, è ormai un nostalgico ricordo (l’ultima edizione è stata quella del 2019). Sospesa negli anni del Covid, gli organizzatori hanno trovato altri grossi ostacoli per tenere in vita, a due passi dal mare, quel caratteristico e voluminoso “padellone” per friggere quintali di pesce, contenente ben 700 litri di olio bollente, alimentata da una grande quantità di metano: in primis regole sempre più ferree e la mancanza di volontari sono state gli elementi principali a far arrendere, anche se con molto dispiacere, i componenti del Comitato organizzatore.
Il Comune di Rosignano, tuttavia, non ha perso tempo e, proprio per ricordare ai visitatori e agli stessi abitanti, l’evento che ha dato lustro all’estate di Castiglioncello e, nel contempo, per riqualificare la zona, una delle più fruite anche dai turisti, e per valorizzare l’arredo urbano, ha affidato la realizzazione di un’opera scultorea all’artista Filippo Quochi, ultimo discendente di una importante famiglia di fabbri di Gabbro, recentemente insignito dell’onorificenza di Maestro artigiano da parte della Regione Toscana, attraverso la Camera di commercio di Livorno e dell’Alta Maremma.
Così, nello scorso mese di luglio è stata inaugurata una meravigliosa scultura ispirata al mare e alla pesca, realizzata in corten e ferro battuto dal sapiente artigiano livornese e posizionata sulla rotatoria in fondo a viale Marradi, a Caletta, dove appunto si svolgeva la festa. Un’installazione unica nel suo genere, che, nelle ore notturne, appare ancora più affascinante grazie ad un incantevole gioco di luci. Oltre alla targa dell’autore, in un’altra si legge: “Tutto intorno c’è Caletta / nel bel mezzo la padella /passa il tempo e non cancella / la frittura sua diletta. - Festa del pesce”.
- Filippo, ancora una grande soddisfazione per te! Com’è iniziata l’avventura di questa nuova creazione? Raccontaci del progetto e del tuo stato d’animo nel crearla.
Per me è stata una grande occasione per mettere in mostra le mie capacità e esperienza professionale che ho conquistato in 30 anni di attività. Il progetto è iniziato circa un anno fa quando fui contattato dal Comune di Rosignano M.mo, insieme ad altri artisti e scultori, per proporre dei progetti per la realizzazione di una scultura per ricordare la Festa del Pesce. Alla fine è stato scelto uno dei miei disegni ed è così che è iniziato il lavoro per la realizzazione della scultura. Avendo avuto a disposizione una superficie vasta ho pensato di creare tre pesci e disporli a Y abbellendo poi l’installazione con 48 sfere, lo stesso numero delle edizioni della festa del pesce. Il mio stato d’animo è stato di grande soddisfazione con un po’ di timore dovuto al prestigio dell’incarico; anche perché vivo è in me il ricordo di quando partecipavo a questa festa da adolescente. Per me i nuovi progetti sono come nuovi inizi, nuove avventure da vivere, ma anche arricchimento e crescita personale.
- A noi piacerebbe vedere una tua installazione anche per le vie di Livorno, pensi che sia un progetto prima a poi realizzabile?
Sicuramente di sì. Spero che questo articolo dedicato a me e le mie opere possano suscitare interesse affinché io venga chiamato per nuovi progetti, pur mantenendo il mio lavoro di fabbro a cui tengo molto. Che dire, lascio la porta aperta!
