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"Diversamente"

Sbarca a Livorno il primo festival incentrato a valorizzare l’arte in tutte le sue forme e sfaccettature (Villa del Presidente dal 18 al 21 aprile - Ingresso libero)

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“Sì, sono cambiata, sono diversa, infatti ora amo ogni singolo istante della mia vita. Questa la mia diversità”.
Questa frase sembra una contraddizione, ma non lo è. Quando il destino decide di colpire amaramente una persona, di essere crudele, si attiva un qualcosa, che la voglia di vivere diventa talmente prepotente che il coraggio e addirittura il sorriso diventano le armi più potenti per sconfiggere le avversità. Resilienza.
Un occhio attento quello di Selene e Ascanio che attraverso le loro foto, non solo catturano un’immagine, ma hanno il potere di farci entrare nell’anima dei loro soggetti.
“Diversamente” non è solo un progetto fotografico fine a se stesso, bensì una chiave di lettura per chi osserva i soggetti ritratti dalla macchina fotografica: persone con una “normalità modificata”, però con pari o più dignità perché hanno scelto di non remare contro l’onda che li ha travolti.
Questo viaggio artistico, è dono. Dono per chi ci lavora e dono per chi posa, insieme attraverso il coraggio, i protagonisti hanno abbattuto le barriere del pudore. La complicità ha dato un frutto: attraverso un’immagine si racconta una storia di trasformazione, il protagonista guardandosi allo specchio ha la possibilità di fare pace con il “nuovo sé”, perché la bellezza viene espressa nel significato più autentico, la bellezza del fuori e del dentro.
Tutto questo sarà mostra, infatti dal 18 al 21 aprile, presso “La Villa del Presidente”, in via Marradi, verrà inaugurato Utopic Art Festival (ingresso libero).
- Ascanio, Selene, Davide e Antonio. È questo il vostro staff completo? Diteci qualcosa di voi.
Mi chiamo Ascanio, ho 33 anni e una laurea in fotografia, quella che poteva sembrare una passione attraverso Selene è diventata una ricerca della verità e spero in futuro possa diventare una professione.


Sono Selene, 27 anni. La fotografia si è impossessata di me e mi sono accorta di quanto fosse importante, quando ho capito che il mio sguardo si posa sulle cose e sulla quotidianità come stessi con gli occhi sempre dentro un obbiettivo. È un modo di vedere il mondo diversamente, e vogliamo che Raw film sia la nostra impronta, i nostri lavori vogliamo siano crudi, senza  alterazioni, come un negativo fotografico digitale. Siamo partiti in due, io e Ascanio , un’unione lavorativa, artistica e amorosa. Ci troviamo in accordo Ascanio e io su un concetto fondamentale: utilizzare la modella o il modello dove esiste una particolarità, ma eliminando tutti gli stereotipici.
 

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Mi chiamo Davide, 24 anni, ho studiato grafica fotografica, ho sempre avuto a che fare con il mondo della moda, nel nostro quartetto sono stilista a tutto tondo, curo il make up e creo gli abiti. Ho sempre amato le foto dei miei compagni perchè inconvenzionali. Si racconta qualcosa di nuovo in un era dove tanto è diver-
    sità, orientamenti di genere, sessualità, etnie, religioni. Mi piace lavorare sulla realtà di oggi; un tema importante il tessuto umano, dove vogliamo smantellare la donna manichino, ma bensì esaltare la sua personalità.


Sono Antonio e ho 28 anni. Fotografo. Seguo la scia artistica dei miei amici e sono un po’ il jolly, mi occupo delle luci e delle ambientazioni. La fotografia è ricerca.
- Come nasce il progetto Diversamente? Perché? Quale messaggio volete far passare?
Quando il tumore mi ha colpito le vertebre, (racconta Selene), sono dovuta stare nove mesi con un busto. Mi sentivo “diversa” attraverso gli occhi di chi mi guardava, occhiate che parlano più di cento bocche e tagliano più di mille coltelli. Davide venne a casa mia per un ritratto, su un fondale nero volevo esprimere attraverso l’obbiettivo la metà della sua sessualità, attraverso una fotografia narrare la normalità nell’essere se stessi. Lui è stato la mia musa ispiratrice. Invece Ascanio, il mio compagno, ha fatto un reportage durante il trapianto del mio midollo, al posto di fotografare un viaggio di panorami, come normalmente può accadere tra due innamorati, noi abbiamo fatto un viaggio totalmente diverso. È stata la nostra normalità in quel momento e da lì ha preso forma, in maniera prepotente una decisione: sapevamo cosa volevamo fare di questa esperienza. Il messaggio: Raw Film, raccontare la verità nuda e cruda, storie di persone che lottano il quotidiano per vivere come le persone normali.
- Nessun timore che qualcuno possa dire che cavalcate la diversità per fare risonanza?
No, perché noi esprimiamo la normalità modificata da un evento. Più se ne parla meglio è, bada bene, non è una provocazione, è una maniera diretta che può suscitare curiosità, ma dove la protagonista è sensibilità, un modo per tornare tutti un po’ più umani. Un fotografo bravo racconta attraverso il nostro progetto una storia, e chi guarda l’immagine  deve sentire una vocina interna che dice” ehi, perché quello sguardo?” La nostra ricerca tende a trovare un nuovo punto di vista per chi guarda. Ogni foto ha uno scritto personale del soggetto: un proprio respiro o un urlo.
- Un aggettivo per ognuno di voi su Diversità e Normalità.

Diversità
Ascanio: IGNORANZA
Selene: RARITA’
Davide: NATURA
Antonio: NORMALITA’

Normalità
Ascanio: APERTURA MENTALE
Selene: STUPIDITA’
Davide: INESISTENTE
Antonio: SOPRAVVIVENZA

- La foto che più vi ha emozionato?
Qui rispondo io in modo indiretto. Questi quattro ragazzi si sono animati, emozionati, commossi nel raccontare le persone che sono diventate personaggi e poi storie. Sono uscite dalle loro bocche frasi che parlano da sole: “Tutti hanno diritto al bello” o “Faccio qualcosa che mi rende fiero, amo vedere le persone felici!”, “Vogliamo sbloccare nei nostri “modelli” energia interna perché fa bene!” Tutti i loro soggetti diventano un unico! Bellezza.
- Con la mostra del 18 aprile, si conclude il Progetto Diversamente?
Il lavoro è concluso perché  volevamo raccontare una storia di lotte personali e denuncia, è stato fattibile finché era  come lo sentivamo, reale. Continuare sarebbe una piattaforma finta.
 

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 Avete lanciato un appello per finanziare il vostro progetto, sottolineate bene come fare, Livornononstop, può essere un altro veicolo importante. I giovani e soprattutto le idee nobili e l’arte vanno supportati!
La raccolta fondi per aiutare il nostro progetto si trova andando a cercare in rete Go FoundMe, progetto UtopicArtFestival and DIVERSAMENTE, potete accedere anche dalla nostra pagina FB, basta che doniate! Smak! I soldi raccolti serviranno per le stampe e l’allestimento del Festival e insieme a “Diversamente” ci saranno  altri artisti, ogni “ben di Dio!” una grande festa di Street Art, ingresso gratuito!
Vogliamo ringraziare una persona in particolare, Giovanni Balzaretti, a sua volta artista del “Teatro Agricolo”, ci ha dato l’imput a metterci in gioco, ha creduto in noi e nel nostro lavoro. Insieme crediamo anche nel rilancio dei luoghi abbandonati o strutture da rilanciare. Luoghi “URBE” infatti… (esplorazione urbana di luoghi abbandonati e/o dimenticati).
Quattro ragazzi che ci hanno raccontato un mondo attraverso immagini e parole, ragazzi che “spaccano” perché sono un oltre!
Oltre gli stereotipi dove una società vorrebbe che fossimo tutti uguali.
Oltre nella loro arte, niente è contraffatto e addolcito, graffiano e si mettono a nudo nella forma più autentica. Un connubio come fosse l’Urlo di Munch e l’essenzialità del Toro di Picasso.
Ascanio, Selene, Davide e Antonio si mettono in gioco cantando e piangendo, mentre si raccontano si commuovono e la loro commozione è stata un po’ anche la mia.

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