Editrice il Quadrifoglio
Livorno nonstop
Mensile di Attualità-Arte e Spettacolo rigorosamente Livornese
Ilenia Pellegrini e le "Bimbe in rosa"
Istruttrice di Canoa Kayak porta avanti anche
un bel progetto con altre donne oncologiche

IleniaPellegrini è un'amica del tempo: con questa bella creatura abbiamo intrecciato ritagli di vita, un vissuto ascoltato e condiviso, con lei e la sua famiglia è stato sempre come un grande abbraccio. Affetto e stima, personalmente in silenzio ho ammirato come madre e figlia si sono sempre rialzate dopo ogni caduta.
Dentro al tempo ci siamo allontanate e ritrovate, con Ilenia e Ombretta, la mamma, abbiamo gioito e ci siamo guardate a fondo negli occhi quando dovevamo dire una semplice parola: forza! Quella forza che sanno trovare le donne nei momenti
drammatici della vita. Le ho ammirate in silenzio senza sapere che un giorno il loro esempio mi sarebbe stato molto utile.
Poi, quasi per caso, attraverso Facebook, anche se sapevo che Ilenia aveva ripreso la sua pagaia in mano, leggo attraverso un'amica comune, Maria Rosaria Sponsilli di un progetto onorevole che la coinvolge, "Canoa in rosa". Da qui ci siamo attivate per fare la nostra intervista perché è così che nascono le cose belle, un po' per caso, ma con la fermezza e la volontà di farle viaggiare.
Ilenia Pellegrini, è nata a Livorno il 16 febbraio del '76, è istruttore di Canoa Kayak presso Canoa Club Livorno e "Bimbe in rosa" nasce per volontà sua e del Presidente Alessandro Pagni.
Come è partito questo progetto e con chi?
In Italia il progetto del "Dragone", o Dragon boat, canoa a ventidue posti, l'hanno portato, alcuni anni fa, il nostro presidente federale Buonfiglio insieme al professor Umberto Veronesi. In varie città è già una realtà forte, qui è nato per caso dietro ad una mia riflessione: "Io, istruttrice, che sono passata da un cancro al seno, dove è studiato che il movimento della pagaia del dragone è salutare per la muscolatura e altro, dopo un intervento, devo fare qualcosa. Come è possibile che nella nostra città non sia attivo il Dragone? " . E così, insieme a me si sono attivate diverse realtà per fare partire il progetto: Maria Rosaria Sponsilli, Associazione Livorno Donna, donne oncologiche, Associazione AFA, ginnastica rieducativa, Dott. Mintrone. Le iscrizioni ad oggi dopo due mesi, sono a circa venti donne che seguono gli allenamenti.


Chi può partecipare e a chi sono aperte le iscrizioni di "Bimbe in Rosa"?
Il dragone "Bimbe in Rosa" nasce con un fine ben preciso, ma possono essere al nostro fianco anche altre donne, persone che hanno voglia di mettersi in gioco.
Quanti allenamenti e di quale durata sono previsti alla settimana?
Due volte la settimana, le prime volte l'allenamento prevede circa venti minuti, una volta appurato che tutto va bene, sotto lo stretto controllo dell'oncologo si può serenamente fare l'ora canonica di uno sportivo.
Qual è il messaggio che Canoa Club Livorno vuole fare arrivare?
Un messaggio importante: con il "TUMORE" non è che siamo spacciati, anzi si attivano forze ed energie a noi prima sconosciute, energie nel nostro caso convogliate in uno sport di gruppo, dove si lavora, ma si ride e la diversità non esiste.
Il tuo ruolo specifico, e dimmi... (anche se molti già lo sanno) come ti sei avvicinata a questo sport?
Sono allenatrice e dopo la malattia , che mi ha costretto a fermarmi per un paio di anni, ho ripreso in mano la pagaia grazie al mio allenatore Roberto Sardi (quando mi hanno operato era fuori ad aspettare). Senza bisogno di psicologi ho ritrovato un equilibrio grazie ad una cosa che mi ha dato gioia, stimolo e la padronanza del mio corpo.
L'avvicinamento alla canoa invece risale all '86, in quanto ex atleta, vincitrice di vari premi, Campionessa d'Italia, nonché partecipante (e qui Ilenia mi fa sudare sette camicie per il pudore di raccontarsi) per la Nazionale Italiana Canoa nel Mondo. Quarti premi a Milano, Olanda, Germania, Cecoslovacchia...

Vorrei tu entrassi un poco di più nel dettaglio dei risultati che arrivano praticando "Canoa in Rosa".
Le nostre donne sono gasate, scaricano attraverso lo sport adrenalina e tensione. Trovano una fonte di relax. Si attiva il sorriso su tutto, dissacrando i cambiamenti del proprio aspetto. La mia prima "Donna in Rosa" si chiama Rosanna, settanta anni, con uno spirito di una bimba di venti, un esempio per tutte, la nostra mascotte! Questi i risultati psicologici. Per quanto riguarda quelli fisici: dopo l'intervento al seno per esempio, il braccio tira, con l'attività fisica il muscolo si scioglie e si riconquista tutta la padronanza; sembra un controsenso, ma con il riscaldamento prima e lo stretching dopo il lavoro è completo e ottimale. Si usano le gambe, le spalle, gli addominali, aiutando a limitare e anche a perdere quei chili di troppo che inevitabilmente arrivano coi medicinali, e sentire il nostro corpo tonico vuol dire portare quei chili in modo diverso. L'entusiasmo e la passione di Ilenia sono contagiosi, la nostra chiacchierata sta per concludersi senza però prima, dare un recapito, per dare la possibilità a chi lo voglia di potersi avvicinare e sperimentare di persona i benefici dello sport e dello stare insieme. Potete contattare la segreteria attraverso FB, "Canoa Club Livorno".
Ringrazio di cuore Ilenia per questa bella testimonianza e tutte le persone che si interessano di "Donne in Rosa". La vita spesso fa strani giochi e la "malattia" capita. Capita che senza un perché arriva e toglie serenità, porta sofferenza. Ma capita anche, per motivi sconosciuti che si attivi una grande forza: viene abbandonata la parola ingiustizia, bandito lamentarsi per affrontare la battaglia con un sorriso: la migliore arma per vincere!