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Un altro murale di qualità

Decine di simpatici uccelli, rapaci e piccoli anfibi fanno ora bella mostra del muro esterno del Bosco dei Cappuccini in via Cecconi. Ci ha pensato Lucamaleonte (nel riquadro), un artista romano di fama internazionale, classe 1983, laureato all’Istituto Centrale per il Restauro e attivo nel campo della StencilArt dal 2001, appassionato di botanica e bestiari, a dare colore e sostanza alla lunga parete (più di cento metri) che, fino a pochi giorni fa, rappresentava un vero pugno negli occhi, con scritte varie e ampie zone con l’intonaco che cadeva a pezzi.

Di Bruno Damari

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Decine di simpatici uccelli, rapaci e piccoli anfibi fanno ora bella mostra del muro esterno del Bosco dei Cappuccini in via Cecconi. Ci ha pensato Lucamaleonte (nel riquadro), un artista romano di fama internazionale, classe 1983, laureato all’Istituto Centrale per il Restauro e attivo nel campo della StencilArt dal 2001, appassionato di botanica e bestiari, a dare colore e sostanza alla lunga parete (più di cento metri) che, fino a pochi giorni fa, rappresentava un vero pugno negli occhi, con scritte varie e ampie zone con l’intonaco che cadeva a pezzi.

L’opera, che si chiama “Catalogo” e ritrae le specie di volativi e non che popolano questa importante area verde della città, si inserisce in un progetto più ampio, che ha coinvolto bambini e studenti di varie scuole in diverse attività all’interno del parco, con l’obiettivo di educarli al rispetto per l’ambiente e accrescere la loro responsabilità nei confronti della natura e della gestione delle risorse. Inoltre, l’iniziativa ha permesso la sostituzione delle panchine, l’installazione di una fontanella, di casette per gli uccelli e di pannelli didattici, oltre alla creazione di vialetti per rendere il parco visitabile e accessibile anche a persone in carrozzina. Un motivo in più per dare vita a questa importante area verde cittadina che, per la verità, pur essendo collocata in una zona densamente popolata, in passato è sempre stata poco frequentata dalle famiglie e dai bambini. 

Il progetto, che si è svolto tra la fine del 2020 e il 2021, è stato realizzato con il contributo di Comune di Livorno, Associazione MuraLi, Vivi Borgo, Lipu, Asa, Quartieri Uniti Ecosolidali, GreenCity Treks, Studio Bonsai Livorno, Simurg Ricerche e Livorno Artistica, e con gli sponsor tecnici GV3 Venpa, Sikkens Colour, Non solo Bagno e Piccolo Birrificio Clandestino.

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Livorno, dunque, si arricchisce di un altro murale di qualità. Grazie soprattutto alle artiste di Uovo alla Pop e dell’Associazione MuraLi di opere del genere ne troviamo in tutti i quartieri. Per restare alle più recenti, partiamo dal primo aprile 2014 quando l’artista Libera Capezzone (in arte Libertà), empolese di nascita ma li-

   vornese d’adozione dal 2006, dipinse sul tetto del Mercato ittico nel quartiere di Venezia, l’enorme sardina di 25 metri  accompagnata dai versi della poetessa Viola Barbara “Lische Squame Coda Amore Libertà”, per passare all’ottobre 2018 in viale N. Sauro, nei pressi dello stadio comunale, con il murale dei “Livornesi celebri” (nell’ordine Armando Picchi, Pietro Mascagni, David Fedi, in arte Zeb, Giovanni Fattori, Carlo Azeglio Ciampi e Amedeo Modigliani), intitolato “Trionfo”, opera dei talentuosi writers Andrea Montagnani e Cosimo Grandoli, entrambi di Volterra e vincitori del concorso “Livorno a fuoco”. E ancora “Diana” (novembre 2018), sulle mura della RSA di via Passaponti, alla Bastia, dell’artista romana Gio Pistone; “Mart e il Mare” (aprile 2019), in via di San Jacopo in Acquaviva, proprio di fronte all’ingresso del Museo Fattori, dell’artista livornese Mart; “Non Gioconda” (maggio 2019), in via delle Lastre, nel quartiere San Marco Pontino, dell’artista livornese Valentina Restivo; “Quando manca l’aria” (ottobre 2019) in via Pompilia, dedicato a Jeanne Hebuterne, la pittrice compagna di Modigliani, e “Fiori di glicine” (settembre 2020), sugli scali delle Pietre (tra il Comune e la Fortezza Nuova), dedicato alle Leggi livornine, entrambi dell’artista siciliano Salvo Ligama; “Sirena in Bottiglia” (luglio 2019), in via degli Asili, angolo Borgo dei Cappuccini, dell’artista fiorentino Marco Burresi, in arte Zed1; “L’âme de Montparnasse” (novembre 2019) in omaggio a Amedeo Modigliani, in via Roma 90, a pochi metri dalla casa natale dell’artista, opera del parigino Arnaud Liard; “Pesce Specifico” (marzo 2020), il murale ecologista per SA.BA., distributore bevande, in via delle Macchie, opera di Oblo Creature (idea grafica di Giulia Bernini), che si è ripetuto con “Olimpiadi di mare” (luglio 2021), sul muro  esterno di viale Carducci de ‘Il Prato’, il centro gestito dal Comitato Unitario Handicap; “Livorno. 01” (settembre 2020), in via dei Carrozzieri, dell’artista milanese Teo Parisi, in arte Moneyless; “Time is running backwards” (luglio 2021), in via S. Carlo, di Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, che prende spunto dall’ex Cinema Odeon.

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Poi ci sono quelli che fanno capo a “Appartenenza Labronica”, dell’ideatore e mecenate Bruno Rotelli, tutti del 2018, ovvero “Livorno è la mia città” sul viale I. Nievo, riferito alla città stessa e ai colori amaranto, “Il Palio Marinaro” in via dei Pensieri, angolo viale Italia, un omaggio alle gare remiere, e “Ponce, cacciucco e 5e5” in via Mastacchi, che focalizza l’attenzione sulle tradizioni culinarie ed enogastronomiche della città. A questi, nel 2019, si è aggiunto “9-10 settembre 2017: risorgi Livorno, uniti per sempre, una sola vittoria” (anche se si tratta di una installazione fotografica, con scatti dell’affermata Laura Lezza), in viale N. Sauro, angolo via Caduti del Lavoro, a ricordo della tragica alluvione che colpì la città e della grande opera di solidarietà e dell’orgoglio di tutto il popolo livornese, a iniziare dai cosiddetti “bimbi motosi”. 

C’è anche da dire che proprio in queste settimane, l’anzidetta l’Associazione MuraLi ha dato vita pure alla ‘Parete Legale’ di via Goito, quella adiacente ai campi da tennis, destinata a chiunque voglia esprimersi nella pratica del writing e della street art, nel  rispetto della legge e del decoro cittadino.

Insomma, per la street art anche Livorno si sta sempre più affermando.

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