Sandro Bottari e lo Studio Elisi.

15 Gen 2024 | Autore: Annalisa Gemmi, IN EVIDENZA, IN PRIMO PIANO, MUSICA E ARTE

Sandro Bottari è un’artista livornese che ha iniziato la sua ricerca grafico-pittorica venticinque anni fa per approdare alle recenti “Audioazioni”, performance realizzate in totale solitudine, non documentate per immagini dinamiche ma esclusivamente attraverso elementi sonori.

Bottari inoltre è noto per essere l’autore grafico delle 90 piastrelle di bronzo che seguono il percorso urbano promosso dal Comune di Livorno “Sui passi di Modigliani”, realizzato su progetto di Amaranta Service.

L’idea attuale di Sandro è stata quella di creare lo Studio Elisi, in via Verdi 34a, ovvero uno spazio privato dove poter esporre mostre con opere contemporanee, almeno una volta al mese, e dar vita a tante altre iniziative. La finalità è esclusivamente artistico-culturale e totalmente aliena da intenti e fini commerciali. Quest’ultimo dettaglio fa onore a Sandro poiché, in una società dove si cerca sempre l’intento finalizzato al guadagno, Bottari sceglie la strada della propria indipendenza comunicativa, il semplice appagamento di poter far vedere e conoscere una nuova arte, quella fatta di pure emozioni.

La mostra espositiva che ha aperto ufficialmente le porte dello studio Elisi è stata “Aurora Consurgens”, l’aurora che sorge, dell’artista Silvia Serenari, svoltasi in unico giorno.

All’interno dello spazio completamente oscurato, Silvia ha esposto alcune sue opere visibili tramite l’illuminazione di una piccola torcia: tra queste le opere in fotoceramiche alcune delle sue immense collezioni di sassi di Odino, sassi raccolti in vari paesi da lei esplorati.

Silvia ci spiega come la sua esposizione sia una sorta di viaggio iniziatico attraverso i simboli legati al mare che in numerose tradizioni è considerato all’origine dell’universo e che attraverso di esso, tramite rituali, si rinasce ad una vita più spirituale.

Come cornice delle opere di Silvia una suggestiva proiezione con motivi e suoni creati da lei stessa, un impatto visivo che ha incantato il pubblico visitatore.

In ultimo una performance con la rottura di alcune piastrelle imperfette, gesto liberatorio amplificato successivamente anche da Sandro Bottari che si strappa via la camicia e la mascherina con un gesto di improvvisa esplosione di libertà. Un atto significativo, che sta ad indicare la netta rottura dalle proprie catene. Prende vita così un nuovo ambiente ricco di stimoli e emozioni tutte da esplorare.