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I supermercati

Del Piano Strutturale della città se ne parla invece da anni senza arrivare all’approvazione.

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E’ impressionante mettere in fila, pressoché in un’unica strada, la vecchia Aurelia (da Piazza Saragat a Parco Levante), tutti i supermercati (13). Ma non è una vittoria a Totocalcio! Potrebbe esserla, se si arrivasse all’approvazione condivisa del nuovo Piano Strutturale (PS) della città.
Se ne parla da anni, nelle sedi più diverse,  e sembra che l’attuale amministrazione voglia accelerare i tempi e approvarlo prima di fine mandato. Ma ci sono molte perplessità, sia sul piano procedurale che delle scelte tecniche.
Il PS è lo strumento principe di programmazione dello sviluppo urbanistico, economico e sociale di una città, i cui tempi di attuazione si misurano in decenni. Occorre quindi una visione di prospettiva lunga che tenga conto dei potenziali sviluppi di un territorio anche in relazione al bacino naturale in cui si colloca (Area Vasta). Come dire non si può prescindere da realtà socio-economiche come Collesalvetti, Pisa e Pontedera. Che invece, allo stato dei fatti, non sembra se ne tenga conto.
Attorno a questi temi si sono mobilitati sindacati  dei lavoratori, associazioni datoriali e di privati cittadini. Confindustria e CGIL (livornesi) hanno manifestato, concordemente, le loro preoccupazioni per la scarsa attenzione al recupero delle aree degradate e ai progetti messi in campo per creare lavoro e occupazione: Darsena Europa, Porto turistico, Lotto 0, spostamento del Rivellino.
Questi ed altri temi sono stati affrontati in un incontro promosso, di recente, dall’associazione “Per la rinascita di Livorno” alla quale hanno partecipato: il presidente Fabio Canaccini, il vicepresidente Massimiliano Talini, il  direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti, l’architetto Gabriele Martelli in rappresentanza di Confindustria Livorno-Massa Carrara, il segretario  della CGIL Fabrizio Zannotti.

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Nel dettaglio  si sono lamentati l’eccessivo frazionamento e la incongruenza di alcune Utoe (unità territoriali ottimali elementari). E’difficile non considerare insieme il sistema Porto/Stazione marittima (Utoe 12) con il Pentagono della Venezia (Utoe 1), oppure  il sistema porto Bellana con la costa urbana e i borghi retrostanti o, infine, il polo scolastico di Via Galilei con l’area dell’ospedale, a proposito del quale sembra confermato l’ampliamento dell’attuale con l’acquisizione dell’area ex Pirelli.
Nella Utoe delle ville non compare la villa Maurogordato (di proprietà pubblica) che, insieme a Villa Corridi, Villa Di Vestea dovrebbe andare a far parte di un ambito polifunzionale: centro studi di alta formazione; centro sanitario; centro benessere e per attività sportive; strutture ricettive collegate alle medesime attività.
Per garantire omogeneità di interventi, è necessario evitare la frammentazione del territorio e predisporre piani operativi, per la messa a punto dei relativi master plan. Che invece sembrano mancare del tutto.        
 Dai dati statistici forniti da Casini Benvenuti sulla mobilità dei lavoratori livornesi emerge la necessità di alzare lo sguardo oltre  confini comunali, verso le aree limitrofe culturalmente, tecnologicamente e industrialmente sviluppate. Definisce Livorno-Pisa “Area metropolitana” della Toscana costiera, assimilabile a quella interna Firenze-Prato-Pstoia, per le medesime potenzialità di sviluppo economico e sociale.
Proprio il contrario dello “splendido  isolamento” che sembra caratterizzare l’approccio metodologico del nuovo PS: nessun confronto con il PIT (piano di indirizzo territoriale della regione), tanto da ipotizzare, in caso di approvazione risicata dal consiglio comunale, il ricorso al Tar da parte di semplici cittadini. Se ciò dovesse accadere sarebbe tutto rinviato al dopo elezioni amministrative e la ‘palla’ passerebbe alla nuova amministrazione.
L’atmosfera dell’incontro, non proprio ottimistica per la scarsa disponibilità al confronto fin qui dimostrata nella messa punto del PS, si conclude invece con una nota di ottimismo che apre la speranza a forme di partecipazione  più efficaci. Proprio per questa capacità di ascolto, di coinvolgimento, di dare risposte alla gente, la prima cittadina di Ancona, Valeria Mancinelli, è stata eletta, dalla fondazione City Mayor di Londra, migliore sindaca del mondo per il 2018.   

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