Editrice il Quadrifoglio
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Mensile di Attualità-Arte e Spettacolo rigorosamente Livornese
Torre della Meloria
la Torre della Meloria, una costruzione settecentesca che ricorda la famosa battaglia tra le flotte genovesi e pisane del 1284

A circa sette chilometri di distanza dal porto di Livorno, in una zona di mare di bassifondi e scogli affioranti, denominata Secche della Melo-ria, sorge, appunto, la Torre della Meloria, una costruzione settecentesca che ricorda la famosa battaglia tra le flotte genovesi e pisane del 1284 quando si affrontarono le oltre 100 galere pisane contro le 68 navi della flotta genovese. Nonostante la superiorità numerica la repubblica pisana ne uscì abbondantemente sconfitta e, come atto di predominio, i Genovesi abbatterono anche l'originaria torre pisana che era stata eretta intorno alla metà del XII secolo con lo scopo, non solo di segnalare le secche (causa di frequenti naufragi di imbarcazioni che si dirigevano verso l'allora porto pisano) ma come presidio militare e punto di vedetta contro improvvisi attacchi di saraceni. La torre, prima dell'abbattimento, era affidata ai padri Agostiniani dell' antica Chiesa di S. Jacopo in Aquaviva che, dietro adeguato compenso, dovevano occuparsi di tenere accesa una lampada ad olio di avvistamento.
Nel 1598, per volontà di Ferdinando I de' Medici, si provvide alla costruzione di una nuova torre che rimase in piedi poco più di un secolo, fin quando la forza del mare e l'erosione la distrussero completamente.
Nel 1709 fu Cosimo III a ordinare una torre più massiccia: per fare meno resistenza alle onde, fu così costruita a forma quadrata, poggiando su quattro pilastri uniti da 4 archi ogivali, utili a ridurre l'impatto dei marosi. Alta 15 metri, è la torre che vediamo oggi, dopo essere stata sottoposta nel 1986 a restauro e consolidamento.
Presenta due iscrizioni: la prima, attribuita a Pietro Contrucci, ricorda la celebre battaglia: "Questa torre, contrastante al tormento dei secoli, serba l'infanda memoria del conflitto, che trasse Pisa alla rovina, e Genova non fé lieta del fraterno trionfo. Sciagurati! Vostre ire infernali squarciarono il petto
della pia madre, dal voler concorde dei figli reclamanti l'antica corona"; l'altra, invece, come ammonimento: "Pro navigantium securitate ad latentes scopulos evitando s " , ovvero "Per la sicurezza dei naviganti, affinché evitino gli scogli nascosti". L'adiacente faro della Torre della Meloria è alto invece 18 metri ed è stato costruito nel 1950: anche questa installazione ha subito varie trasformazioni rispetto all'originario che risale al 1867. L'area delle Secche della Meloria, che si estende per più di 9000 ettari, dal 2009 è considerata Area Marina Protetta. E' pure considerata come sito archeologico sottomarino di primaria importanza per i numerosi relitti di navi militari e civili che giacciono in fondo al mare.
Nel 1722, nei fondali circostanti, furono rinvenute quattro teste bronzee di fattura tardo rinascimentale (Bronzi della Meloria), raffiguranti Omero, Sofocle, Eschilo e una di ignoto, portate poi a Firenze.
Il 9 novembre 1971 le acque furono testimonie di una grave tragedia: l'inabissamento di un Lockheed C-130 nella quale persero la vita 46 paracadutisti della Brigata Folgore di Livorno, più i 6 membri dell'equipaggio inglese.
Nell'agosto 2014 la Torre è stata utilizzata come originalissima location per uno sposalizio.
