Editrice il Quadrifoglio
Livorno nonstop
Mensile di Attualità-Arte e Spettacolo rigorosamente Livornese
Villa Pendola
L'immobile fu costruito nel 1855 ad opera di Pampaloni e Pellegrini per conto della famiglia Del Nero.

L'originale scatto di Paolo Damari mette in bella mostra i blocchi di pietra dalle magiche sfumature messi a protezione del moletto di Antignano e della massicciata lato terra; in alto foto svetta invece l'ex Villa Pendola, completamente ristrutturata e trasformata oggi in eleganti unità abitative.
L'immobile fu costruito nel 1855 ad opera di Pampaloni e Pellegrini per conto della famiglia Del Nero. La proprietà passò poi alla famiglia Ciampi e, in seguito, all'Istituto Opera Pendola di Siena che vi aprì nel 1935 una succursale della scuola per sordomuti.
In realtà, Livorno accolse molto prima, nel 1815, in un antico convento dei Frinitari, uno dei primi istituti in Italia per sordi (il sesto dopo Roma, Napoli, Genova, Milano e Torino, quindi il primo in Toscana) ma fu chiuso dopo tre anni per mancanza di adeguati spazi.
Villa Pendola, al contrario, era dotata di attrezzatura confacente per la riabilitazione e l'articolazione della parola e disponeva di strumenti acustici elettronici, così come la scuola era attrezzata per l'educazione dei bambini in età prescolare i quali, dopo aver concluso il loro ciclo nel-
la scuola materna, si trasferivano all'Istituto di Siena per la prosecuzione degli studi. La gestione del complesso di Antignano era affidata alle suore di Carità di San Vincenzo, che organizzavano pure, in luogo, una colonia estiva per i sordomuti, grazie alla vicinanza del mare.
Ciò andò avanti fin quando (siamo negli anni Settanta) l'Istituto fu costretto a chiudere sia per la diminuzione dell'affluenza dei non udenti ma, soprattutto, per l'inserimento degli stessi nelle scuole ordinarie.

Villa Pendola continuò tuttavia la sua recettività quando la struttura passò in affitto al Comune di Livorno che la
utilizzò non solo come plesso scolastico (materna, elementari e medie), ma anche come distretto socio-sanitario, uffici per i vigili urbani e circoscrizione.
Ma alla fine degli anni Novanta quando il continuo lievitare del canone di affitto, gli imponenti costi di manutenzione e pure quelli relativi al personale, già dell'Istituto senese ma che il Comune dovette giocoforza accollarsi, fecero sì che tali cifre divennero insopportabile per le stesse casse dell'Amministrazione, tanto che fu data la disdetta del contratto. Da allora, anche a causa dell'estinzione dell'ente senese e di intralci burocratici e contenziosi giuridici, l'ex Villa Pendola rimase in balia dei vandali e dei ladri per una decina di anni (si portarono via ogni ben di Dio, decapitando anche le numerose statue presenti nel vasto giardino), fin quando non è stata completamente recuperata e restaurata da un prestigioso investimento immobiliare..
